Durante L’emergenza sanitaria causata dal COVID-19, la superficie oculare è in discussione per più di una ragione.
In primo luogo, la bibliografia in merito suggerisce in maniera non del tutto univoca, come la congiuntivite possa essere uno dei primi sintomi del COVID-19, e le lacrime veicolo del virus.
Inoltre, i tempi di esposizione agli schermi si sono moltiplicati in maniera esponenziale. Del resto, non ci si può sottrarre al lavoro da casa in smart working,né si possono evitare le lezioni in streaming e i compiti online.
Tuttavia, la quotidianità di questi mesi ha avuto un impatto notevole sull’equilibrio dell’omeostasi della superficie oculare con un aumento della sindrome dell’occhio secco.
Sono numerose le raccomandazioni delle società scientifiche sull’argomento, emblematico è il video diffuso dalla Società TFOS (Tear Film and Ocular Surface Society), che invita i pazienti all’ammiccamento per limitare il problema dell’occhio secco.
Inoltre, promuovere l’equilibrio della superficie oculare significa anche garantire un’igiene palpebrale al fine di non aumentare il rischio di patologie legate alla zona palpebrale. L’igiene della zona palpebrale, ora più che mai, diventa indispensabile per favorire la prevenzione ed il contrasto alla diffusione del SARS-COV-2.
Un’altra tematica al centro dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo è l’attenzione alla superficie oculare nella chirurgia del segmento anteriore.
Il medico chirurgo si trova di fronte a due spinte consistenti: da un lato la necessità di favorire la prevenzione ed il contrasto alla diffusione del SARS-CoV-2 e dall’altro non perdere di vista l’equilibrio della superficie oculare che appare condizione imprescindibile per una buona gestione del paziente sia nella fase pre-chirurgica che post-chirurgica.
Gli obbiettivi del corso sono quelli di:
- Approfondire tematiche legate all’equilibrio della superficie oculare nell’ambito della sindrome dell’occhio secco, delle patologie della zona palpebrale e della chirurgia del segmento anteriore
- Aumentare le conoscenze del medico ambulatoriale e chirurgo sui nuovi scenari legati all’emergenza sanitaria COVID-19.