• Accreditato da

Presentazione

Le sindromi autoinfiammatorie sono un gruppo eterogeneo di disordini caratterizzati da episodi di infiammazione apparentemente non provocata, in seguito ad attivazione del sistema immunitario innato. Alla base di queste patologie vi sono mutazioni genetiche che coinvolgono la criopirina, proteina componente principale della regolazione del pathway dell’inflammasoma; quest’ultimo è un complesso enzimatico intracellulare che, attivato da molecole che si generano in seguito a esposizione a patogeni o danno tissutale (Pathogen Associated Molecular Pattern: PAMP, o Damage Associated Molecular Pattern: DAMP) tramite specifici recettori (per lo più Tall-like Receptors: TLR), consente di attivare una violenta risposta infiammatoria tramite la citochina proinfiammatoria IL-1. L’importanza della produzione di IL-1 in queste patologie spiega la notevole risposta terapeutica ottenuta con anakinra, antagonista ricombinante del recettore di IL-1, e con altri antagonisti della IL-1.

Tra le patologie autoinfiammatorie riveste un ruolo critico la pericardite acuta; una malattia autoinfiammatoria del pericardio, membrana che circonda il cuore. Come per altre malattie (quali ad esempio la malattia di Still dell’adulto), la pericardite ricorrente rappresenta un esempio di malattia multifattoriale che deriva da un meccanismo patogenetico simile a quello delle malattie autoinfiammatorie. Può avere molte eziologie, ma nella maggior parte dei casi rimane “idiopatica” (85% circa) e in tali casi è probabile una patogenesi autoimmunitaria o autoinfiammatoria. In molte forme idiopatiche è presente un fenotipo caratterizzato da violenti episodi infiammatori con febbre, drammatica elevazione dei test di flogosi e manifestazioni cliniche varie, spesso con polisierositi e artralgie.

Tale patologia è riscontrata anche in età pediatrica e si verifica, approssimativamente, in uno ogni 850 ricoveri ospedalieri. Cause identificabili di versamento pericardio nei bambini comprendono interventi di cardio-chirurgia, patologie del tessuto connettivo, pericarditi di natura batterica, neoplasie, malattie autoimmuni e autoinfiammatorie; spesso però non si individua alcuna causa. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, nonostante indagini approfondite, non è possibile identificare una chiara eziologia, e si parla pertanto di pericardite idiopatica e data la difficoltà di identificazione risulta estremamente determinante, procedere ad una corretta diagnosi e impostare il corretto approccio clinico-terapeutico. E’importante sottolineare che le forme “idiopatiche” sono poi quelle a evoluzione più favorevole, probabilmente perché molte di esse sono associate a infezioni virali benigne.

Le forme più infiammatorie di pericardite idiopatica ricorrente sia nell’adulto sia nel bambino, sono caratterizzate da molteplici episodi di recidiva nonostante una terapia antinfiammatoria a base di corticosteroidi, FANS e colchicina, al contrario queste forme hanno mostrato una notevole risposta terapeutica alle terapie anti IL-1, il che sottolinea un ruolo patogenetico importante della IL1 in tale patologia, fino ad oggi considerata “idiopatica”.

Scarica il programma

Informazioni

Obiettivo formativo

1 - Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell'evidence based practice (EBM - EBN - EBP)

Procedure di valutazione

Questionario ECM

Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

Medico chirurgo

  • Allergologia ed immunologia clinica
  • Cardiologia
  • Dermatologia e venereologia
  • Malattie Infettive
  • Medicina generale (Medici di famiglia)
  • Medicina interna
  • Neurologia
  • Oftalmologia
  • Pediatria
  • Pediatria (pediatri di libera scelta)
  • Reumatologia
leggi tutto leggi meno

Localizzazione